lunedì 26 novembre 2012

Genetliaco

Ieri era il giorno del mio compleanno. Una giornata grigia, stanca, mi sono svegliato con il mal di testa da mistura alcolica, e non avevo nemmeno bevuto tanto, sabato sera, solo vario. Sono andato a messa, e come al solito ho dubitato un po' degli uomini, ma non di Dio. Il rancore ha cominciato a consumare il mio stomaco da subito, per varie ragioni che non sto qui a elencare. Anzi, ho cercato di accantonarlo, almeno nel giorno del mio compleanno. Era la giornata contro la violenza sulle donne, era la giornata delle primarie del circo democratico, era la giornata dei frati di sailrazzo dove, ed era il giorno del mio compleanno. Per me, assieme alla prima, ma egoisticamente un po' più della prima, l'importante era questo.
Un compleanno di domenica, dovrebbe essere una figata: una giornata che puoi dedicare completamente a te stesso e alle cose che ami fare. Non è andata propriamente così, ma bisogna pure sapersi accontentare: valicare anche questa giornata insieme a Giulia, ad esempio, l'ha resa una bella giornata anche nei momenti più malinconici.
Ho scoperto varie cose, però.

  • Se non lo segni su Facebook, il tuo compleanno non esiste. 
  • Se non ti piace John Lennon e per dieci minuti resuscita per donare al mondo una canzone nuova che ha scritto nell'aldilà, comunque ti rompe i coglioni. 
  • Le persone più prossime spesso sono le più distanti. Grazie.
  • La Brigata Camporosso è sfasciata, sparsa, indaffarata, ma resta unita.
  • Il suono diventa musica o frastuono a seconda non dell'orecchio che lo ascolta, ma dell'occhio di chi lo guarda. 
  • Il vino bianco mi è letale: non ne berrò mai più. Chiedo scusa all'impianto fognario milanese.
  • Dovrebbero farteli studiare a scuola, i Queen, ecco.
  • Un certo progetto a tre ha chiuso un contratto e presto lo potrete leggere.
  • Nessuno mi ha regalato i libri che non ho comprato pensando che qualcuno me li avrebbe sicuramente regalati. 
  • Qualcuno mi ha regalato il Kindle, però, col cioccolato Kinder.
  • Ho ritrovato un punto che avevo scritto per il Manifesto: lo troverete in fondo al manifesto.
Oggi è cominciata una nuova settimana e per me comincia un nuovo anno. Nel flusso, nulla cambia, ma evolve, il presente è un continuo tra il passato e il futuro. 
Io sono contento di partecipare a questo continuo. Con tutti quelli che ne fanno parte.