mercoledì 3 agosto 2011

Caro Sindaco

Caro Sindaco Giuliano Pisapia,
è da così poco seduto ad occupare la carica, e già la vedo rilassare il ventre tra i braccioli della poltrona. Sono molto deluso, dal suo operato, sebbene sia un giudizio parziale: ma mi chiedo, davvero dovrò sostenere le sue simpatiche azioni demagogiche per cinque anni?
Lei si è presentato come il vento del cambiamento: ebbene, a Milano è venuto un luglio freddo, ma la puzza di immondizia, piscia e fognatura è rimasta. A scatenare la mia rabbia, perchè ammetto che scrivo questa con un bicchiere di rosso in più nello stomaco e un'incazzatura di troppo nel sangue, è la sua trovata impopolare del biglietto dell'autobus a 1,50 euro: lei, mi permetta, coi suoi collaboratori, a quanto pare, non avete capito troppo. Aumenti le tasse, se ne inventi di nuove, ma non venga a dirci che fosse necessario aumentare il biglietto per "migliorare la viabilità". Il biglietto a euro 1 spinge il fruitore occasionale a utilizzare i mezzi pubblici piuttosto che l'automobile. Un'andata e ritorno a 3 euro convince anche chi di solito i mezzi li usa a scegliere l'auto per andare a fare la spesa. Offrire i mezzi gratuiti agli over65 significa tagliare un'entrata per il Comune parva ma parca, concedendo un privilegio ad una fascia di età che già usufruiva di un forte sconto in abbonamento: avrebbe avuto più senso offrire i mezzi gratuiti ai minori di anni 18. Ma non era abbastanza utile economicamente e demagogicamente. Perchè gli over65 votano, gli under18 no, magari.
Insomma, il suo provvedimento non ispira a chi non usa i mezzi la possibilità di usarli: bensì li rende più impegnativi per chi li usa, per chi paga il biglietto, per chi lavora. Cosa otterrà? Soldi. Un popolo bovino che accetterà borbottando. E portoghesi che risparmiano 50 centesimi in più a viaggio. Intanto io rischio la vita in bicicletta, e quando uso i mezzi vengo immerso da mille disagi. Lei applica la scelta peggiore e la chiama sacrificio necessario.
Fa niente, è un altro discorso. Come è altra storia il fatto che abbia tagliato le auto blu (conservando le punto bianche) e tagliato i compensi dei collaboratori della Giunta (ma che vuol dire? che la Giunta prende meno, o che i collaboratori prendono meno?). Mi pare quello scherzetto di mano e da villano, che con la destra si fa finta di tirare un ceffone in viso e con la sinistra si tira una manata nelle palle. Intanto la città fa schifo come prima, ed è una qualita peggiorativa che la affossa quotidianamente con costanza. Colpa della Giunta precedente? E chi se ne frega, se non si avverte la determinata volontà di quella attuale a cambiare la faccenda!
Insomma, io ieri ho mangiato cinese in Paolo Sarpi, attraversando una splendida via pedonale ralllegrata da dehors: una Giunta di merda come quella della Moratti, probabilmente involontariamente, ha reso migliore un angolo di città. Ora il vento cambia davvero, ma perchè io sento odore di scoreggia?
Mi auguro ardentemente che voi, lassù, riusciate a smentire questo senso di decadimento che avverto guardando la mia città, dimostrando col vostro operato che a sbagliarmi sono io. Che riusciate a dimostrare che il potere non corrompe e rilassa necessariamente. E che siate coscienti che vi siete assunti un impegno importante, grave, e che noi Cittadini vi stiamo a guardare: se avete intenzione di svolgerlo male, mollatelo. Ci arrangiamo da soli.
Grazie,
inadeguabilmente et individualmente
francesco gallone

martedì 2 agosto 2011

Divagazioni (in)sensate 003

In prima pagina sul corsera di ieri, Alberoni sosteneva che per autori e fruitori della scena rock è obbligatorio il passaggio dalla droga, unica autentica ispiratirce di questo genere che è violenza verso il prossimo e verso se stessi: ecco perché Amy Winehouse sarebbe morta come molti altri rockers. Gli opinionisti parlano troppo già di loro, poiché non sempre è importante conoscerne l'opinione, ma soprattutto, se debbono sostenere cazzate del genere, qualcuno li esautori dalla pubblicazione.

Ho sempre studiato e lavorato, durante gli anni passati, pensando che fosse lo scotto sacrificale per giungere a qualche giorno di vita autentica, la vacanza. In pratica, da vero scioperato considero le vacanze la vita vera. Credo di essere nato per vivere in vacanza. Non mi annoierei certo. Già. Quest'anno niente vacanze per me. Guardandomi indietro ho scoperto che io vivo in vacanza. Faccio quello che mi pare, all'aperto e sotto un ombrellone. Ho anche la sedia da campeggio...

Buone vacanze, allora. Io sarò qua. Non assopitevi. Usatele per svegliarvi. Riflettete, un pochetto. Siete soddisfatti dei cambiamenti che avete fatto quest'anno? Avete letto i nostri libri? Che fine han fatto fare a Brevik? I giornali, intendo: forse non vale come il soltio melodramma a puntate del delitto estivo? Sapete cosa vuol dire "martire della libertà"? Perchè sui manifesti si continua a usare questo termine a vanvera? Per svilire i veri martiri? Io ho un sacco di domande. Se volete condividerle, risponderle o insultarmi, siete i benvenuti. Qui. Ma non mi adeguerò necessariamente.,