mercoledì 25 dicembre 2013

Buon Natale

Fermatevi un momento a riflettere. Provate a dare un senso ai vostri gesti.
Non è questione di essere più buoni. Non è questione di dover consumare i vostri soldi.
Non è questione di immagine, un obbligo da espletare.
E' questione che se volete bene a qualcuno, potete dimostrarglielo. Con un gesto, un pensiero. Con un regalo che non avete ma avreste voluto avere. Con un numero di cellulare che non digitavate da tempo.
Con qualcosa che significhi.
Potete permettervi pure di desiderare, perché no?
Potete pure permettervi di ricevere, e divertirvi a leggere la percezione che gli altri hanno di voi.
Potete scoprire che non è la festa del mercato dei regali, non è la festa clericale ma nemmeno quella anticlericale.
E' fermarsi un momento. Per chi amate e chi vi ama.
Se tenete a mente questo, non potete sbagliare Natale.

Gli Inadeguabili non ripudiano il Natale, ma ne cercano il senso per viverlo appieno.
Buon Natale.

mercoledì 18 dicembre 2013

Ghe sém!

Ci siamo, ci siamo.
Dovete aspettarvi dei nuovi libri, dei nuovi progetti, una quantità di pubblici incontri, un'infinità di scontrini del bar, pochissimi post perché conoscete la nostra incostanza.
Però ci siamo.
E non è importante quanto ci siamo in rete, ma quanto facciamo nella realtà, e la qualità di quel che facciamo.
Portate pazienza.
Son solo due mesi...
Ci siamo, ci siamo.

sabato 7 dicembre 2013

Sant'Ambrogio Inadeguabile!

Oggi é 7 di dicembre e Milano celebra il suo santo patrono, Sant'Ambrogio, che fu un Inadeguabile, e difatti a Milano abbiamo avvento e carnevale sfasati. E poi era uno che non le mandava a  dire.
Gli Inadeguabili sono gente un po' così, che se vede Mandela fa l'inchino, ma senza farsi notare. Perché a Cesare quel che é di Cesare, ma gli uomini si comportano in un modo, gli Inadeguabili in un altro e non sono eroi né pretendono di partecipare a parole all' eroismo di qualcun altro.
Gli Inadeguabili occupano il proprio posto, e il trucco sta nel non arrendersi e non adattarsi. Si impegnano in quel che fanno, e se quel che fanno vi pare privo di valore non significa che possiate biasimarli o svilirli. Perché non compiamo grandi imprese per  il compiacimento di mostrarle agli altri, ma cerchiamo di fare quello che amiamo per donarlo al prossimo, e di farlo bene.
Non andiamo all'estero lamentandoci, sappiamo lamentarci qui e ci creiamo soluzioni che non siano la resa né la fuga. E anche se il nostro gesto politico, la nostra azione sociale, la nostra impresa é scrivere romanzi, per noi é una cosa seria. Una piccola realtà irrisoria nel grande libro, ma non perquesto priva di significato. 


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mercoledì 4 dicembre 2013

La gavetta per diventare Perfetti Nessuno

Una mattina mi son svegliato, mi son guardato allo specchio, avevo ventotto anni, e decisi di giocarmi i miei sogni in una scommessa. Undici mesi dopo comprai Milano A. Brandelli e realizzai il mio piccolo sogno. Quel sogno, come ogni essere intelligente, evolse in nuovi sogni. Milano é un'Arma vinse un piccolo premio, iniziò il mio sodalizio con Eclissi e la mia amicizia con Andrea Ferrari. 
Milano è un'Arma era un diario trasfigurato della mia città, delle mie nottate, delle mie amicizie, delle mie esperienze. E delle mie passioni, tutto nella forma di un fumetto non disegnato, di un filmsenza pellicola.
Poi venne la Metropoli Stanca: la somma narrativa del romanzo che avevo sempre desiderato comporre. L'espressione di tutta la fantasia sedimentata nelle mie arterie dai sei ai trentuno anni.
Passò inosservato. Anche per alcune cattive esperienze durante le presentazioni. 
Allora mi dissi che dovevo fare qualcosa di nuovo. Qualcosa di potente. Lasciai trascorrere due anni, e giunse Lapidi d'Asfalto: innovativo nella forma, lacerante nei contenuti. Con questo uscì contemporaneamente Milano Corri o Muori per Paolo Roversi, un romanzo scheggia.
Sempre piano piano, io come Andrea crescevamo. Amando ciò che facevamo a prescindere dai rendiconti. 
Giunse Besola, e Luca Crovi, e le idee per scherzo, e scrivemmo Operazione Madonnina, così diverso da noi eppur riuscito.
A febbraio torna Brandelli con il quinto della serie, ma il primo del nuovo corso.
E torno io. Con una sfida nuova. Un romanzo di generi. Al plurale. Un  perfetto nessuno. 
Ma di questo  parleremo la prossima volta...

lunedì 2 dicembre 2013

Intercettazioni auditive di difficile sopportazione

'Anni fa mandavo dieci milioni al mese in  Marocco ma questa maledetta crisi, ora non mando  più: no,  l'INPS non l'ho mai pagata.' 
'Siamo contrari, come sindacato, al durc perché chiedere ai commercianti stranieri  di essere a posto con tutte le imposte equivarrebbe a non farli 
Lavorare'
'Il mio cane mi vuole più bene di mio figlio'
'Trascorre le giornate a fare l'uncinetto sulla tomba della figlia, le parla, io non la disturbo'
'Aspetta ma' giochiamoci il resto alle macchinette'
'Oh Bangladesh, ti do due euro ma me ne dai venti, di limoni'
'Cin ciun lai, hai la voce giù? Hai fatto i chinotti ieri sera, eh? '
'Vai in Inghilterra, lì il lavoro c'é. Vai a fare il cameriere'
La Metropoli é Stanca. 



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