Un compleanno di domenica, dovrebbe essere una figata: una giornata che puoi dedicare completamente a te stesso e alle cose che ami fare. Non è andata propriamente così, ma bisogna pure sapersi accontentare: valicare anche questa giornata insieme a Giulia, ad esempio, l'ha resa una bella giornata anche nei momenti più malinconici.
Ho scoperto varie cose, però.
- Se non lo segni su Facebook, il tuo compleanno non esiste.
- Se non ti piace John Lennon e per dieci minuti resuscita per donare al mondo una canzone nuova che ha scritto nell'aldilà, comunque ti rompe i coglioni.
- Le persone più prossime spesso sono le più distanti. Grazie.
- La Brigata Camporosso è sfasciata, sparsa, indaffarata, ma resta unita.
- Il suono diventa musica o frastuono a seconda non dell'orecchio che lo ascolta, ma dell'occhio di chi lo guarda.
- Il vino bianco mi è letale: non ne berrò mai più. Chiedo scusa all'impianto fognario milanese.
- Dovrebbero farteli studiare a scuola, i Queen, ecco.
- Un certo progetto a tre ha chiuso un contratto e presto lo potrete leggere.
- Nessuno mi ha regalato i libri che non ho comprato pensando che qualcuno me li avrebbe sicuramente regalati.
- Qualcuno mi ha regalato il Kindle, però, col cioccolato Kinder.
- Ho ritrovato un punto che avevo scritto per il Manifesto: lo troverete in fondo al manifesto.
Oggi è cominciata una nuova settimana e per me comincia un nuovo anno. Nel flusso, nulla cambia, ma evolve, il presente è un continuo tra il passato e il futuro.
Io sono contento di partecipare a questo continuo. Con tutti quelli che ne fanno parte.